La valutazione psicodiagnostica è un processo strutturato di conoscenza e comprensione del paziente che consente di ottenere informazioni sulla natura, l’entità, ed eventualmente le cause della problematica presentata.
Tale processo si avvale fondamentalmente di due strumenti metodologi:
- Il colloquio psicologico
- I test psicologici
Attraverso il colloquio psicologico (3/5 sedute dalla durata di 50 minuti circa) vengono accolti ed esplorati i vissuti, la storia e i problemi della persona, con lo scopo di individuare, all’interno della sua storia personale, i fattori intrapsichici, relazionali, familiari e biologici, che possono aver contribuito all’insorgenza del disturbo o della condizione di sofferenza lamentata.
Attraverso il colloquio, si cerca di:
- Comprendere la difficoltà del paziente, la valenza e i significati che essa assume ai suoi occhi nella vita quotidiana e rispetto all’immagine che egli ha di se stesso, delle relazioni con gli altri, del proprio futuro
- Costruire un modello (nel linguaggio professionale) delle modalità di funzionamento del sistema-paziente e delle sue caratteristiche strutturali nel complesso
- Ricostruire i processi, le tappe e i momenti critici dello sviluppo che hanno condotto all’attuale struttura individuale
L’utilizzo dei test psicologici completa ed integra le informazioni raccolte durante i colloqui, permettono la valutazione di funzioni o caratteristiche specifiche di personalità e consentono di avere in tempi relativamente brevi, una conferma o disconferma delle osservazioni cliniche, al fine di organizzare un progetto di intervento clinico, laddove se ne verificassero le condizioni.